Olimpiadi e paralimpiadi invernali Milano Cortina 2026
Il 22 febbraio 2026, l’Arena di Verona ospiterà la Cerimonia di Chiusura dei XXV Giochi Olimpici Invernali e, pochi giorni dopo, il 6 marzo 2026 sempre in Arena si svolgerà la Cerimonia di Apertura dei XIV Giochi Paralimpici.
I Giochi tornano in Europa e più di 3.500 atleti da 93 Paesi si contenderanno 195 medaglie in 16 discipline Olimpiche e sei sport Paralimpici sullo sfondo dei meravigliosi territori italiani per un’edizione unica, la prima edizione diffusa che si svilupperà lungo l’arco alpino tra Lombardia (Bormio, Livigno, Milano), Trentino Alto Adige (Anterselva, Predazzo, Tesero), Veneto (Cortina d’Ampezzo, Verona) e la nostra città sarà proprio al centro di tutto ciò.
Verona, in stretta collaborazione con Fondazione Milano Cortina 2026, si sta preparando per mostrare a tutto il mondo la sua bellezza e per respirare lo spirito Olimpico.
Le Olimpiadi
Le Olimpiadi moderne nascono da un’idea del barone Pierre De Coubertin nel 1894 ed i primi Giochi si svolgono ad Atene nel 1896. I Giochi Olimpici Invernali nascono invece nel 1924 con la prima edizione che si è svolta a Chamonix-Mont Blanc in Francia.
I Giochi Olimpici sono il simbolo della pace e della fratellanza tra i popoli che si riuniscono nel nome dello sport e si confrontano in modo leale. L’ideale Olimpico viene espresso anche attraverso la bandiera dei Giochi, apparsa per la prima volta nell’edizione del 1920: 5 cerchi di colore diverso che si soprappongono parzialmente in un abbraccio ideale.
La cerimonia di chiusura
Si tratta della cerimonia che pone fine ai Giochi Olimpici. Pur essendo più semplice e meno formale di quella di apertura, rappresenta un grande spettacolo che ha visto aumentare la sua importanza edizione dopo edizione. Nella cerimonia di chiusura gli atleti entrano nello stadio mescolati tra loro, senza distinzione per Nazione, viene spento il fuoco Olimpico e la bandiera Olimpica viene calata e consegnata al sindaco della città che ospiterà la successiva edizione delle Olimpiadi.
Anche nella cerimonia di chiusura la parte artistica riveste una grande importanza, con richiami sia al Paese che ha appena ospitato i Giochi, sia alla Nazione che li ospiterà tra quattro anni.
Le Paralimpiadi
I Giochi Paralimpici nascono da un’idea del neurochirurgo Ludwig Guttmann, che nel 1948 organizzò una competizione sportiva per veterani della Seconda Guerra Mondiale con danni alla colonna vertebrale o altre menomazioni. La manifestazione prendeva il nome dalla città che ospitava annualmente tali gare Stoke Mandeville.
L’edizione del 1960, raccogliendo l’idea del medico italiano Antonio Maglio, si disputò a Roma, che nello stesso anno avrebbe ospitato la XVII Olimpiade. I Giochi si disputarono dal 18 al 25 settembre, con la presenza di 400 atleti in rappresentanza di 23 Stati. Fu l'avvio del percorso che avrebbe condotto alla nascita delle Paralimpiadi nella forma attuale.
Dal 1988 si è affermato il principio di far svolgere le Paralimpiadi nella stessa sede ospitante delle Olimpiadi.
Le competizioni invernali per persone con disabilità, iniziarono gradualmente dopo il Secondo conflitto mondiale quando un crescente numero di reduci e di civili feriti provò a riprendere l'attività sciistica.
La prima vera edizione delle Paralimpiadi Invernali si svolse in Svezia dal 21 al 28 febbraio 1976. La partecipazione alle competizioni, che videro gare di sci alpino e sci nordito per amputati e ipovedenti e di slittino come gare dimostrative, videro la partecipazione di 198 atleti a rappresentazione di 16 Nazioni. Giunte alla loro XIV edizione i Giochi Paralimpici rappresentano molto più di una semplice competizione sportiva. Sono una manifestazione di inclusione, uguaglianza e innovazione sociale. Attraverso la loro storia e i loro valori, ci ricordano che lo sport può essere un potente strumento di cambiamento, capace di abbattere le barriere e di promuovere una società più giusta e inclusiva.
Il simbolo delle Paralimpiadi sono tre agitos (dal latino agito, ovvero io mi muovo), uno blu, uno rosso e uno verde. L’agitos è un simbolo in movimento attorno a un punto centrale. Rappresentano lo spirito degli atleti che smuovono il mondo con le loro gesta, lottando senza arrendersi alle proprie disabilità, e il ruolo del Comitato Paralimpico Internazionale capace di raggruppare gli atleti da ogni parte del mondo.
La Fiamma Olimpica, la Torcia, il Braciere
Prima dell’inaugurazione dei Giochi, con una solenne cerimonia a Olimpia si accende la fiamma Olimpica. Con essa viene accesa poi una torcia, che viene poi trasportata fino alla città dove si svolgeranno le Olimpiadi per mezzo di una staffetta di “tedofori”. L’ultimo tedoforo accende il braciere che mantiene viva la fiamma durante i Giochi.
L’attuale cerimoniale è stata introdotta nel 1960 e rappresenta uno degli elementi più suggestivi dei Giochi. Il mezzo di trasporto della fiamma Olimpica è la Torcia Olimpica, divenuta nel tempo oggetto di design ed uno dei simboli di ogni Olimpiade.
Il viaggio della Fiamma Olimpica inizierà il 26 novembre 2025 ad Olimpia, giungerà sul suolo italiano il 6 dicembre 2025 e attraverserà tutta la penisola per giungere il 6 febbraio 2026 a Milano per l’accensione del braciere e l’inizio dei Giochi.