“Cineforum lie Chaplin-Pindemonte”: uno schermo per la comunità. Quando il cinema diventa esperienza collettiva, riflessione e incontro
A cura di Cristina Parrinello
In una città come Verona, il Cineforum lie Chaplin-Pindemonte giunto alla sua 60esima edizione, rappresenta un raro esempio di socialità culturale autentica. In un’epoca di frenesia e individualismo, questa esperienza lenta e condivisa acquista un valore ancora più profondo. Il cineforum educa al cinema, ma anche all’ascolto e alla presenza riunisce persone che altrimenti non si incontrerebbero, crea legami, rinsalda appartenenze. È, a tutti gli effetti, un bene comune che Verona ha saputo custodire e che merita di essere sostenuto, soprattutto attraverso la partecipazione e il tesseramento. La signora Lucia Bottura, responsabile dell’organizzazione e in particolar modo della selezione delle pellicole del Cineforum Pindemonte, ci sottolinea come in un tempo dominato dalle visioni individuali su piattaforme digitali, il cineforum resiste come spazio vivo e necessario di incontro e condivisione. Non si tratta semplicemente di guardare un film, continua la signora Bottura, ma di farne esperienza insieme, di attraversare collettivamente le emozioni, i temi e le domande che la visione suscita. È qui che il cinema torna alla sua radice pubblica e sociale: non è più consumo solitario, ma evento partecipato. Il valore sociale del cineforum risiede proprio nella sua dimensione aggregativa prefiggendosi lo scopo di creare una comunità temporanea, ma intensa, sia che venga organizzato in un centro culturale, in una parrocchia, in una scuola o in un circolo di quartiere. Persone diverse per età, provenienza e formazione si ritrovano nello stesso luogo, sedute fianco a fianco, accomunate dalla visione di un’opera e dalla voglia di discuterne. Il film, continua la signora Bottura, in questo contesto, è un pretesto e uno strumento: apre la strada al dialogo, allo scambio di idee, alla riflessione collettiva. Il Cineforum Pindemonte in particolare, nelle 4 sale di proiezione: Pindemonte, Fiume, K2 e Diamante, offre un valore educativo e civico, invita all’ascolto dell’altro, al confronto rispettoso, alla costruzione di uno sguardo critico. È una palestra di cittadinanza, dove il pensiero si affina e le differenze non sono ostacolo, ma occasione di arricchimento.
Signora Lucia Bottura quali sono le novità che intendete realizzare per la prossima stagione?
Dal prossimo anno intendiamo aprire il tesseramento anche ai giovani minorenni che abbiano compiuto 16 anni. Ce lo hanno chiesto gli stessi genitori che avrebbero piacere di offrire ai propri figli la possibilità di assistere alle proiezioni che rappresentano preziosi momenti di riflessione e di discussione, spesso guidate da moderatori, esperti o semplici appassionati. In un contesto sociale che spesso soffre di frammentazione, solitudine e mancanza di dialogo, il cineforum rappresenta, specialmente per i giovani che spesso sono distratti da tablet o “travolti” dai social, una risposta semplice ma potente. I film scelti, spesso d’autore, indipendenti, o con forte carica sociale, portano alla luce temi importanti: diritti umani, ambiente, migrazioni, diseguaglianze, memoria e lo fanno in modo accessibile e coinvolgente.
E per l’estate cosa prevedete?
Abbiamo già pubblicato il nutrito programma estivo di giugno e luglio prossimamente realizzeremo anche quello relativo ai mesi di agosto e settembre. Anche per l’estate ci sarà una importante novità: si potrà assistere fino al 25 settembre a tutti i film italiani ed europei (compresi i film inglesi) a soli 3 euro e 50, avendo aderito ad un progetto Ministeriale chiamato Cinema Revolution. Anche questo potrà essere un’ottima opportunità per invitare i giovani alla visione di pellicole di autore, giovani che sembrano di nuovo interessati al cinema e lo dimostrano in particolar modo assistendo alle proiezioni di film in lingua originale.
Lì dove si proietta un film e si apre una discussione, si ricrea un tessuto comunitario. In definitiva, il cineforum è molto più di un appuntamento culturale: è un gesto collettivo, un’azione sociale, una forma concreta di costruzione del bene comune. Dietro lo schermo, c’è una comunità che si guarda negli occhi, si ascolta, si pensa. E, forse, si capisce un po’ di più. Il Cineforum lie Chaplin Pindemonte: Il Cinema che fa Comunità a Verona