La letteratura come pratica di resistenza: Usama Al Shahmani al Film Festival della Lessinia
Sabato 23 agosto ospite di Parole Alte è lo scrittore indipendente di lingua tedesca e di origine irachena costretto vent’anni fa alla fuga dall’Iraq per un testo teatrale sgradito al regime.
Nel secondo giorno di rassegna, proseguono al Teatro Vittoria le proiezioni e gli eventi collaterali tra laboratori per i più piccoli e concerti nella Piazza del Festival
Comunicato stampa Bosco Chiesanuova (Verona), 22 agosto 2025
Dalle affollate vie di Baghdad, passando per le verdi montagne della Svizzera, sabato 23 agosto lo scrittore indipendente di lingua tedesca e di origine irachena rifugiatosi in Svizzera Usama Al Shahmani arriva sul palcoscenico del Film Festival della Lessinia.
Alle 16, ospite di Parole Alte, nella Piazza del Festival racconta la sua incredibile storia, così comune purtroppo a troppe persone oggi nel mondo, che l’ha portato ad attraversare diversi confini. Cresciuto in Iraq, si è laureato in lingua e letteratura araba moderna. Costretto vent’anni fa alla fuga dall’Iraq per un testo teatrale sgradito al regime di Saddam, dopo mille peripezie Al Shahmani approda infine in Svizzera qui conoscerà le difficoltà e lo spaesamento dell’esule, il potere terapeutico dell’ambiente montano, e infine una nuova vita da scrittore e uomo di cultura, che però non dimentica il paese e la famiglia d’origine e le tante avversità passate.
“Una nuova lingua è una nuova terra: parole nuove e antiche rifiorirannoâ€, scrive. Con la lingua del poeta iracheno e del letterato tedesco, in Quando migrano, gli uccelli sanno dove andare (Marcos y Marcos, 2024) l’autore condivide una vicenda personale e collettiva di riscatto e grande determinazione. L’incontro è organizzato con il sostegno di Pro Helvetia, fondazione svizzera per la cultura
Proiezioni
Proseguono le proiezioni al Teatro Vittoria. Alle 10, per la sezione FFDLgreen: Como el agua, la piedra y la espuma (Colombia 2024) di Diana Moreno dove la storia della giovane indigena, Liliana, evoca i ricordi degli abitanti di Nudo de los Pastos, regione andina tra Ecuador e Colombia di confini tratta Bloodline (Polonia 2024) del regista Wojciech Węglarz Anna-Maria Dutoit presenta Elysian fields (Germania, Grecia 2025) Tommaso Paris partecipa al Festival con Il pericolo che salva (Italia 2024). In anteprima italiana è il corto Urtajo (Spagna 2025) che affronta il tema dell’inquinamento di una città . Cosa fare? Rendere noto il problema e affrontarlo o insabbiare tutto?
Dalle 15.30, per Montagne Italiane, è prevista la visione de: Il profumo della terra (Italia 2025) di Bruno Palma che accompagna nei boschi di Torri in Sabina Neandertal. Avvoltoi e riti ancestrali (Italia 2025), corto di Stefano Zampini dove gestualità antiche di un’umanità estinta rivivono nella breve ricostruzione di un rito attestato presso la Grotta di Fumane. Poi Le capre di Margone (Italia 2024) di Misheck Shikabeta sui giovani pastori che allevano capre nella piccola frazione del comune di Vallelaghi, in Trentino, e descrivono il loro lavoro quotidiano e Homo humilis (Italia 2024) di Manuele Cecconello sulla scelta nomade di Stefano Cappellaro, pastore di capre in Valle Cervo, nel Biellese, che è una pacata protesta verso un modello di società che non condivide.
Per la sezione Concorso, alle 18 è in programma Canone effimero (Italia 2025) di Gianluca e Massimiliano De Serio che documentano un patrimonio etnomusicale immenso che si tramanda nei gesti dei costruttori di antichi strumenti e nelle esecuzioni corali. Sulle montagne della Calabria e della Sicilia, nelle Marche e in Liguria: tradizioni musicali antichissime, incontro tra le culture del Mediterraneo, dell’Africa e dell’Oriente.
Sempre in Concorso, alle 21, la giornata si conclude con la visione di My sweet land (Francia, Giordania, Irlanda, Stati Uniti 2025) di Sareen Hairabedian. Vrej, 11 anni, sogna di diventare un dentista. È cresciuto e vive nell’Artsakh, regione del Nagorno-Karabakh. Quando su queste montagne del Caucaso post-sovietico scoppia un’altra guerra, il giovane è costretto a fuggire con la sua famiglia. In esilio aspetta, invano, la vittoria. Tornato nel suo villaggio, suo malgrado dovrà prepararsi, come i coetanei, a un futuro di soldato che sembra già scritto in un ineludibile destino.
Parole Alte
Alle 10.30, in Sala Olimpica, si parla di “Acqua: risorse, sfide e futuroâ€. La fusione dei ghiacciai alpini ha un impatto non solo sull’ecosistema montano ma anche sull’acqua che beviamo ogni giorno e su quella che berranno i nostri figli. Il Cai Veneto, in occasione dell’Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, dedica un incontro al tema cruciale dell’acqua con Cristian Ferrari (i ghiacciai alpini), Monica Tolotti (cambiamento climatico e qualità dell’acqua), Sara Pavan (la gestione della risorsa idrica), Antonio Massarutto (l’acqua del futuro). Introduce Marco Cabbai del Comitato Scientifico Vfg del Cai.
Laboratori
Alle 9.30 nella Piazza del Festival è in programma il laboratorio (5+) “Sei mai entrato dentro a una foglia?â€. Con la supervisione del team di FabLabKids, bambine e bambini osservano le foglie con lenti e microscopi digitali, ne estraggono la clorofilla e ne scoprono la fluorescenza al buio. Infine, con le penne 3D, riproducono in modo creativo una foglia personalizzata, unendo scienza, arte e tecnologia e scoprendo le foglie in tutte le loro affascinanti forme e misteriosi componenti.
Alle 9.45 laboratorio (12+) “Il tiramisù: storia e assaggio di un capolavoro culinarioâ€. I “gran maestri†dell’Accademia del Tiramisù (nata nel 2011 come associazione culturale ed enogastronomica) raccontano la vera storia del dolce più amato al mondo, facendoci scoprire non solo le sue origini ma anche la tecnica e i segreti per la sua preparazione. L’e tra la tradizione dell’Accademia, il know-how de Lo Specialista e i savoiardi Vicenzi permettono di creare il delizioso tiramisù che viene dato in assaggio alla fine della masterclass.
Musica
Alle 23, trombe, sassofoni e trombone si intrecciano per esplorare sonorità frutto di un continuo processo di contaminazione: dalle frequenze basse della dub, ai ritmi frenetici della musica latina, fino ai colori mistici dell’ethno-jazz. Zambo Super Pizza viaggia di galassia in galassia con un unico obiettivo: far muovere, divertire e ballare. Nata nel 2020, la formazione è un ensemble composto da nove musicisti con base a Verona.
Biglietteria
Fino al 31 agosto, biglietteria al Teatro Vittoria (in Piazza Guglielmo Marconi, 35) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23. Info: biglietteriaffdl.it o ffdl.it.