Energy Release 2.0: il commento di Giuseppe Riello, presidente di Confindustria Verona
“Verona 22 novembre 2025. Confindustria Verona accoglie con soddisfazione la pubblicazione delle regole operative e degli schemi di contratto della misura Energy Release 2.0, ritenendola un passaggio decisivo per l’avvio effettivo di uno strumento atteso da tempo dal sistema industriale italiano. La posizione dell’Associazione veronese si colloca in piena continuità con quella espressa da Confindustria nazionale, che ha evidenziato l’importanza della conclusione del complesso percorso di adeguamento richiesto dalla Commissione Europea. La definizione completa del meccanismo consente ora di rendere operativa una misura considerata strategica, in grado di offrire alle imprese energivore energia rinnovabile a un prezzo calmierato di 65 €MWh per tre anni, con avvio dei contratti nel 2025 e applicazione retroattiva al 1° gennaio. Un modello che, oltre a sostenere la competitività , favorisce nuovi investimenti nella produzione rinnovabile e rafforza la sicurezza energetica nazionale. Il presidente di Confindustria Verona, Giuseppe Riello, evidenzia che l’industria del territorio attendeva da tempo un quadro operativo chiaro: «La pubblicazione delle regole e dei contratti è un passaggio fondamentale. Le imprese energivore veronesi, come quelle di tutto il Paese, hanno bisogno di strumenti capaci di contenere i costi energetici e di garantire una prospettiva di stabilità . L’Energy Release 2.0 risponde a entrambe queste esigenze e rappresenta un sostegno concreto alla competitività ». Riello sottolinea inoltre l’efficacia della collaborazione istituzionale che ha portato al risultato: «È positivo che MASE e GSE abbiano lavorato in modo costruttivo con il sistema confindustriale. Il confronto costante ha permesso di definire una misura equilibrata e attuabile, capace di incidere realmente sulle condizioni operative delle imprese». Il contesto europeo, caratterizzato da interventi sempre più incisivi a supporto delle industrie energivore, rende la misura particolarmente rilevante. L’autorizzazione della Commissione Europea al meccanismo, tedesco che prevede un prezzo dell’elettricità a 50 €MWh nel triennio 2026-2028, rischia infatti di accentuare squilibri competitivi. «Proprio per questo» osserva Riello «era necessario dotarsi rapidamente di uno strumento efficace. L’Energy Release aiuta ad attenuare asimmetrie che il nostro tessuto produttivo non può permettersi». Confindustria Verona ritiene dunque che l’avvio delle aste per nuovi impianti rinnovabili, unito ai contratti di fornitura a prezzo calmierato, rappresenti un tassello essenziale per garantire stabilità , sostenibilità e sviluppo all’industria italiana, in una fase cruciale della transizione energeticaâ€. Transizione, che, come leggiamo sopra, è attentamente monitorata, nell’interesse dell’economia nazionale, che, per essere competitiva, sui mercati, e crescere, deve poter disporre, appunto, di energia a costi accettabili e stabili. La quale, energia, lo dice ‘Energy Release 2.0’, non può che derivare da fonti rinnovabili, favorendo, al tempo, la diffusione delle stesse.
Pierantonio Braggio