Importante, significativa notizia: dopo il buon rating di Fitsch, di due mesi orsono, l’agenzia Moody’s migliora il rating per l’Italia, da BBB a BBB+, con previsioni stabili. Essenziale la stabilità politica e la buona amministrazione.
Stiamo, da tempo, creando fiducia… Anche l’Agenzia Moody’s ci considera bene, perché, in una situazione finanziaria interna non facile, cui s’aggiungono incertezze, dovute ad accadimenti negativi, a livello mondiale, la stessa Agenzia vede solidi i nostri conti, anche se, purtroppo, accompagnati da una debole crescita economica, dovuta ai motivi succitati, e da un ormai antico debito pubblico, enorme… Il quale, attualmente, nonostante entrate fiscali in aumento, ammonta ad oltre 3111 mld di euro, pari ad un 136% del Pil, e costa al Tesoro, ossia, ci costa, circa 80 mld di euro l’anno, a completo danno dell’economia. Danno, dovuto al fatto – ed è ovvio – che, usando il denaro, miliardi…, per pagare interessi sull’indebitamento, non investiamo in attività produttive… Potremmo pensare a rimediare a tale pesantissimo problema, non con paralizzante prelievo fiscale, ma, con ben altro, mentre, dobbiamo continuare a procedere sulla via della stabilità governativa e della buona regola amministrava. Che si conferma valida, anche attraverso uno spread, ridotto a circa 75 punti – ricordiamo, quando, anni orsono, lo stesso era a 400 punti? Come detto, più volte, lo Stato deve risparmiare, non sui servizi sociali, che devono essere efficienti, più efficienti, ma, sulla propria spesa di funzionamento. Pierantonio Braggio