Riforestazione veneta: in consegna, 90.000 alberi, per l’incremento del patrimonio arboreo regionale
“Veneto Agricoltura e Regione del Veneto incentivano la riforestazione del territorio regionale e la cittadinanza risponde presente: grazie all’iniziativa “Alberi per la Pianura Veneta”, prontamente accolta da numerosi comuni e cittadini, sono quasi 90.000 le nuove piante che anche in questo momento stanno sorgendo nel territorio regionale, ripopolando in maniera significativa il patrimonio arboreo del Veneto. La campagna di riqualificazione ambientale, nata nell’orizzonte della legge regionale n° 14 del 18 giugno 2024, che inquadra una serie di azioni di contrasto all’impatto antropico sull’ambiente, ha infatti raggiunto numeri di rilievo: dei 423 comuni invitati, 275 hanno aderito, richiedendo al Centro Biodiversità Vegetale e Fuori Foresta di Veneto Agricoltura a Montecchio Precalcino – struttura vivaistica specializzata che costituisce il cuore operativo del progetto – 88.870 piante, divise tra giovani alberi e arbusti autoctoni. La distribuzione delle piante, ancora in corso, è iniziata il 15 ottobre e proseguirà con una seconda tranche tra febbraio e marzo 2026. Nel frattempo, però, ha già preso il via la fase di piantumazione, di cui si stanno occupando, e si occuperanno, i richiedenti in prima persona, seguendo le indicazioni fornite dai tecnici di Veneto Agricoltura. Nel dettaglio, 69.457 piante sono destinate a singoli cittadini, mentre le restanti 19.413 verranno impiegate dalle Amministrazioni comunali per concretizzare specifiche iniziative dal respiro green sparse per gran parte del Veneto.
La provincia che ha richiesto più alberi è Treviso (61 comuni richiedenti per un totale di 27.661 piante), seguita da Vicenza (54 comuni, 17.174 piante) e Padova (62 comuni, 16.872 piante). Fuori dal podio Venezia (37 comuni, 16.105 piante), Verona (29 comuni, 5.938 piante) e Rovigo (32 comuni, 5.120). La campagna, per ovvi motivi geografici, non ha riguardato la montuosa Belluno. Spostando lo sguardo sui singoli comuni, nella graduatoria degli alberi richiesti dai cittadini, spiccano San Biagio di Callalta a Treviso (2400 piante), Vicenza (1775 piante) e la veneziana Santa Maria di Sala (1180 piante). In quella delle Amministrazioni comunali, invece, ad occupare le prime tre posizioni sono Chioggia (1500 piante), Lozzo Atestino nel padovano (1200 piante) e la veronese Villa Bartolomea (800 piante). Da sottolineare poi le varietà di piante distribuite: si tratta di specie appartenenti alla flora spontanea del Veneto, tipiche della vegetazione del bosco di pianura e coltivate nei vivai del Centro Montecchio Precalcino a partire da semi raccolti direttamente in natura. In questo modo solo piante autoctone, che già popolavano i boschi veneti migliaia di anni fa, stanno ricomparendo nel territorio regionale: un ritorno all’antico che sarà decisivo per riqualificare, già nell’immediato futuro, un ambiente profondamente segnato dallo sviluppo dell’epoca contemporanea”. Iniziativa straordinaria, lodevolissima, che mira a restituire al territorio quelle piante, che nei secoli scorsi gli furono strappate, e con le stesse, custodire il suolo, peraltro, nel nostro tempo, colpito terribilmente e ripetutamente, dal maltempo.
Pierantonio Braggio