Gruppo di lavoro Fattorie Sociali e tavola rotonda, a Verona. Ulss 9 e Coldiretti, per servizi sempre più efficaci.
Con il titolo “Le aziende agricole, quale risorsa preziosa per i servizi sociali pubblici”, ha avuto luogo un incontro, presso l’Agriturismo Gardafarm, via Gardesane 91/b, moderato dalla titolare dell’azienda, Maria Cristina Serpelloni, incontro, nel quale è emersa la volontà di garantire alle categorie considerate più fragili dalla società, servizi sempre più efficaci, orientati alla valorizzazione della persona. A tale scopo, l’Ulss 9 e Coldiretti Verona hanno recentemente costituito il Gruppo di lavoro “Fattorie Sociali”, riconoscendo nell’attività agricola uno strumento particolarmente indicato, per creare opportunità di inclusività e di crescita personale, per ogni soggetto coinvolto. Il team è composto da aziende agricole aderenti all’organizzazione agricola e da professionisti nei campi del sociale e delle disabilità. Il gruppo si propone di lavorare, per ricercare modi anche innovativi e progetti sperimentali, per incrementare l’offerta a beneficio degli utenti, che nelle fattorie sociali ritrovano ambienti accoglienti e arricchenti. Cristina Serpelloni ha condiviso le parole che il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha inviato per lettera: “L’agricoltura sociale rappresenta un’occasione importante, per mettere in atto strategie multifunzionali, capaci di produrre alimenti sani, attenti alle tradizioni, legati al territorio, e allo stesso tempo rappresentare soluzioni nuove che rispondano alle esigenze dei singoli e della comunità, in un’ottica di welfare”. Maurizio Facincani, direttore dei Servizi Socio Sanitari dell’Ulss 9, ha rimarcato “l’importanza di fare rete in un contesto di particolare rilevanza, per l’intera società, con l’intento comune di migliorare costantemente i servizi offert”. Fabrizio Cestaro ha ricordato come “nella nostra regione ci sia sempre stata una forte sensibilità al recupero delle marginalità, soprattutto nel contesto rurale. La collaborazione di Coldiretti è fondamentale, al fine di accogliere le nuove esigenze della società moderna. Nelle fattorie i soggetti in difficoltà trovano equilibrio perché, in questi ambienti, lo scarto diventa idea, lavoro e realizzazione”. Valentina Galesso, ha sottolineato l’impegno di Coldiretti, ad adeguare la normativa regionale sulle fattorie sociali alla società moderna: “E’ il territorio che lo chiede – ha spiegato – e sono certa che il neo costituito Gruppo di lavoro creerà, un solco nella storia dell’agricoltura. Ci sono molte aziende, pronte a investire sull’etica, rendendo la fragilità una risorsa, per l’impresa agricola, naturalmente, con il necessario supporto delle istituzioni”. Massimiliano Porcelli ha accompagnato la proiezione di un highlight del docu-film “Tutto quello che sarà”, prodotto dalla cooperativa Utopia 2000, che opera in centro Italia, per l’accoglienza di donne vittime di violenze e che, da qualche anno, organizza tour ciclistici per dare visibilità a realtà, impegnate nel sociale, come l’Agriturismo Gardafarm, che nel 2021, è stata una delle tappe del percorso. Franca Castellani, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Verona, e Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona, si sono detti molto soddisfatti per la creazione del Gruppo di lavoro, ribadendo la necessità dell’appoggio delle istituzioni a supporto delle aziende che, con il loro servizio aiutano i soggetti in difficoltà a sentirsi utili. “Non dobbiamo dimenticare – ha detto Vantini – che si tratta di vere imprese in cui si produce e si crea lavoro indispensabile per dare dignità a chiunque, soprattutto se in condizioni di fragilità”. Un grande progetto, che dato il grande impegno dei suoi ideatori, avrà sicuramente successo. L’agriturismo, la campagna sono ambienti ideali, per creare aiuto ai meno fortunati, che, dovutamente guidati, nelle varie attività, richieste dai luoghi ospitanti, troveranno motivo di ripresa della vita e, per quanto possibile, di acquisire cultura.
Pierantonio Braggio