PERCORSI DI RECUPERO PER UOMINI AUTORI DI REATI DI VIOLENZA DOMESTICA E DI GENERE. FIRMATA PER LA PRIMA VOLTA IN VENETO UNA CONVENZIONE TRA COMUNE E TRIBUNALE DI VERONA
Il Comune di Verona è l’unico ente locale nel Veneto ad erogare servizi di ascolto e di recupero in favore degli uomini.
Raggiunta oggi una nuova importante tappa nel percorso avviato dall’Amministrazione per il rafforzamento dei servizi comunali antiviolenza e, nello specifico nell’azione di potenziamento delle attività rivolte agli uomini che agiscono violenza nei confronti delle donne, nelle relazioni affettive e intrafamiliari.
L’accordo è stato siglato questa mattina a Palazzo Barbieri tra il Comune di Verona, rappresentato dalla vicesindaca Barbara Bissoli, e il Tribunale di Verona, nella figura del presidente Ernesto D’Amico. Presenti il presidente della Sezione Penale del Tribunale di Verona Raffaele Ferraro e la dirigente Settore antiviolenza del Comune di Verona Paola Zanchetta.
“Con la stipula di questa convenzione con il Tribunale di Verona – afferma la vicesindaca e assessora alla Parità di genere Barbara Bissoli – il Comune di Verona raggiunge un’importante tappa nel percorso avviato dall’Amministrazione in favore del rafforzamento dei servizi comunali antiviolenza e, in particolare, nell’azione di potenziamento dell’attività rivolta agli uomini che agiscono violenza nei confronti delle donne, nelle relazioni affettive e intrafamiliari”.
“Un’iniziativa che rappresenta una unicità in Veneto – sottolinea il presidente Ernesto D’Amico –. E’ un risultato fondamentale, perché è inutile mettere le persone in prigione e, come spesso si dice oggi, ‘buttare via la chiave’. Non risolve purtroppo nulla. Dobbiamo far si che queste persone una volta tornate in libertà, dopo aver capito cosa hanno fatto, siano in grado di non ripeterlo più e di vedere la realtà con delle lenti nuove”.
Finalità d’intervento della convenzione
Si punta ad offrire, come previsto dalla legge, incontri individuali o di gruppo, con cadenza almeno bisettimanale, di durata non inferiore alle 60 ore e distribuiti su un minimo di 12 mesi, caratterizzati da relazioni scritte periodiche e finali degli operatori comunali, indirizzate all’Autorità giudiziaria, che attestino la partecipazione attiva al percorso intrapreso dell’uomo utente e l’eventuale raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Attraverso la convenzione vengono anche definiti e comunicati i costi del servizio che la legge dello Stato pone a carico degli utenti, precisando che il Comune avrà cura di definire le modalità di partecipazione ai percorsi di recupero per gli uomini che risultino in una acclarata posizione di indigenza e di bisogno, affinché l’obbligo di pagamento dei costi a carico degli interessati, deciso dalla Stato, non costituisca elemento discriminatorio.
La Convenzione tra il Comune e il Tribunale di Verona si propone, inoltre, di avviare - per quanto di competenza - l’attuazione del “Protocollo d’intesa per l’adozione di strategie e prassi condivise per il contrasto della violenza di genere”, sottoscritto il21 ottobre 2022 dagli stessi, unitamente all’Ordine degli Avvocati di Verona e ad altri Ordini professionali, Uffici giudiziari di Verona, Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Verona, Amministrazioni pubbliche, con l'adesione di associazioni forensi specialistiche, al fine di creare una rete di intervento operativa in grado di sostenere con tempestività ed efficacia le donne vittime di violenza e di prevenire e ridurre il rischio di violenza ponendo in essere anche interventi di formazione specialistica per il personale amministrativo e di magistratura, gli operatori pubblici e i professionisti coinvolti, fondati su strategie condivise nell’ambito del territorio della provincia di Verona.