BOMBA ALLA GENOVESA: GIA’ ATTIVATA LA MACCHINA DELLA PROTEZIONE CIVILE DA PARTE DEL COMUNE DI VERONA
A fine mese sarà comunicata la domenica in cui saranno effettuate le operazioni di disinnesco. Coinvolte nell’area 662 famiglie, con 235 ultra 65enni, concentrate soprattutto nell’area della Sacra Famiglia.
Dopo il primo incontro di ieri, presieduto dal prefetto Demetrio Martino per le valutazioni sul ritrovamento dell'ordigno bellico nella zona di via Apollo, è già attiva la macchina della Protezione Civile comunale che ha già analizzato i dati relativi all'evacuazione della popolazione e sugli aspetti di viabilità.
Nel raggio di 755 mt dal ritrovamento dell'ordigno, definito dagli esperti del Genio Guastatori dell'Esercito di Legnago, sono residenti 1.429 persone, in 662 famiglie, con 235 ultra 65enni, concentrati nel quartiere Sacra Famiglia.
Entro fine settembre verrà individuata la domenica in cui procedere alle attività di disinnesco, di messa in sicurezza e per il successivo brillamento della bomba del peso di 1.000 libbre, scaricato da aerei alleati durante la Seconda Guerra Mondiale e rinvenuto durante i lavori edili in zona Genovesa.
Sarà attivato il Centro Operativo di Coordinamento e sarà chiesta la collaborazione alla Consulta Comunale di Protezione Civile, oggi formata da 19 associazioni, per la presenza di volontari.
Molto impegnativa la parte relativa alla viabilità che vedrà la chiusura per alcune ore dell'autostrada A4, Brescia-Padova e della Tangenziale Sud, con uscite obbligatorie a Sommacampagna e Verona Est e con il traffico deviato lungo la circonvallazione esterna del capoluogo, grazie al lavoro delle forze dell'ordine e in particolare della Polizia locale, con l'ausilio della Centrale della Mobilità di lungadige Galtarossa.
Sarà individuato anche un centro di assistenza alla popolazione nel quartiere di Borgo Roma e sarà possibile chiedere l'ausilio per il trasporto di persone allettate e con disabilità.