Era ed è una “Riflessione sull’Europa” il Red Carpet di Stefano Arienti, realizzato per Artverona 2022.
Il Red Carpet di ArtVerona, segno identitario del nuovo corso della manifestazione, terminata il 16 ottobre scorso, era ed è lavoro, intrapreso con la direzione artistica di Stefano Raimondi, ossia, un monumentale tappeto – 500 mq – che h accolto i visitatori all’ingresso della fiera, offrendo un’esperienza coinvolgente per il pubblico, che viene a trovarsi immediatamente immerso nell’arte. Il progetto è stato realizzato in partnership con Aquafil S.p.A., uno dei principali attori in Italia e nel mondo nella produzione di fibre sintetiche da materiale di riciclo, o meglio, in questo caso, da rifiuti plastici. Il Gruppo, con oltre 2.900 collaboratori e 19 stabilimenti, in tre continenti e sette Paesi, è punto di riferimento per qualità, innovazione e nuovi modelli di sviluppo sostenibile. Stefano Arienti (Asola, Mantova, 1961), tra i più apprezzati autori italiani contemporanei, ha, appunto, creato, per la Galleria dei Signori di ArtVerona, tale grande tappeto modulare, intitolato Corso Europa, ispirandosi all’opera del celebre architetto e incisore settecentesco veneto: la strada diventa, nelle mani di Arienti, una riflessione sul continente europeo, comprendendo tutti gli Stati, che hanno fatto parte a vario titolo della sua storia. L’artista è partito da due incisioni presenti nel primo volume di Le antichità romane di G.B. Piranesi, pubblicato nel 1756, che portano entrambe la seguente didascalia: Frammenti di marmo della pianta di Roma antica, scavati saranno due secoli, nelle rovine del tempio di Romolo, et ora esistenti nel Museo di Campidoglio. Ritagliando, ruotando e giustapponendo le porzioni di queste immagini Arienti ha riorganizzato i frammenti, come se fossero il lastricato di una strada, che può ricordare i basolati romani, ma anche le pietre su cui camminare in un giardino roccioso. “È rimasto un pizzico di eredità romana – afferma Stefano Arienti - nella cultura e geografia dell’Europa contemporanea, continente dagli incerti confini geografici e culturali, in particolare a Est. I nomi degli stati che sono presenti nel continente europeo caratterizzano i massi della strada, ma non c'è un criterio preciso con cui sono disposti, e si orientano diritti rovesci e di traverso, un po’ come le scritte romane già presenti nei frammenti. L'estremo ingrandimento delle immagini originali (entrambe mm 465 x 680) trasforma i pezzi di marmo in giganteschi pietroni su cui si può stazionare anche in un piccolo gruppo e ci si può persino divertire a saltare da masso a masso”. “L’opera di Stefano Arienti - dichiara Giulio Bonazzi, presidente di Aquafil - è realizzata in filo rigenerato ECONYL, un filo di nylon completamente ottenuto dal riciclo di rifiuti plastici, come reti da pesca usurate, tappeti, tessuti o rifiuti industriali, ed è pensata per essere scomponibile, al termine della manifestazione, in tante opere più piccole che potranno così sostenere il lavoro delle associazioni che si dedicano al riciclo e al recupero per la salvaguardia ambientale. Una ricaduta sul sociale che riteniamo davvero importante e densa di significati. Anche per questo ringraziamo l’azienda Sit-In, che lo ha prodotto”. In ArtVerona, organizzata da VeronaFiere, la direzione artistica di Stefano Raimondi è coadiuvata da un consolidato team di critici e storici dell’arte – Jessica Bianchera, Ginevra Bria, Giacinto Di Pietrantonio, Marta Ferretti, Giulia Floris, Elena Forin, Maria Marzia Minelli, Claudia Santeroni, Maria Chiara Valacchi, Saverio Verini - cui si aggiunge Domenico Quaranta, noto per la sua indagine sulla new media art e sull'impatto dei media digitali sull'attività artistica, in qualità di nuovo curatore della sezione Evolution. Inventiva ed innovazione, novità, per gli amanti dell’Arte, dunque, atte a ampliare la proposta di un’Artverona, che ha tutte le premesse, per grandi sviluppi, negli anni a venire.
Pierantonio Braggio