Bilancio di Cadis 1898, 2022-2023. Cantina di Soave distribuisce ai 2.000 soci 64 mln di euro. “Un bilancio solido, che garantisce stabilità”.
L’Assemblea dei Soci di Cadis 1898, tenutasi nell’auditorium “Comm. Luigi Pasetto” di Borgo Rocca Sveva, Soave ha approvato il bilancio d’esercizio 2022-2023. Soddisfatti Roberto Soriolo e Wolfgang Raifer, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Cadis 1898 e, con loro, tutto il Consiglio di amministrazione. I risultati, ottenuti nel 125° anno di fondazione della società, nonostante una situazione economia complessa, a livello globale, infondono fiducia, anche per il futuro. I 2000 viticoltori soci godono, quest’anno, d’una liquidazione delle uve con ferite di 64 mln di euro, pari ad una redditività media per ettaro di 9.700.-€. Il periodo, in considerazione ha chiuso con un fatturato di 141,3 mln di euro, in sostanziale equilibrio, rispetto al precedente esercizio, nonostante le difficoltà, incontrate, sul mercato mondiale del vino. Tale fatturato è determinato, per il 64% dal mercato domestico e per il 36% da quello estero. Buona la ripartizione tra vendite “a marchio” e “private label”, che rappresentano rispettivamente il 55% e il 45%. Riconfermato l’equilibrio tra prodotto confezionato e sfuso, rispettivamente il 52% e il 48% del fatturato. In particolare, l’imbottigliato ha visto un calo del 2% in volume, ma una crescita del 6% in valore. Il patrimonio netto, in aumento, sfiora i 73 mln di euro, a fronte di un cash flow operativo di 7,8 mln di euro e un utile di esercizio di oltre 300 mila euro. Come cennato, la remunerazione delle uve, conferite dai soci viticoltori, ammonta a 64 mln di euro. L’indebitamento, con banche, si è ridotto, da 35,9 milioni di euro a 20 milioni di euro. Gli investimenti ammontano a 5,7 milioni di euro, in particolare, volti all’installazione di un impianto fotovoltaico, negli impianti di viale della Vittoria, in grado di produrre il 20% del fabbisogno complessivo dell’insediamento, a 21 serbatoi, in acciaio inox, a Montecchia di Crosara, e all’ampliamento del fruttaio “San Martino” a Tregnago. Wolfgang Raifer, direttore generale della Cantina: «I soci sono sempre al centro del progetto di Cadis 1898 e hanno approvato un bilancio solido, che garantisce stabilità. La nostra è una realtà sana, con conti in ordine, che può guardare con fiducia al futuro, nonostante le criticità degli ultimi anni e i nuovi ostacoli che emergono. Sull’intero comparto vitivinicolo, pendono diverse problematiche, ad esempio: la recessione della Germania, un mercato, dove l’export di vino italiano ha sempre trovato grandi spazi e l’aumento dei costi di produzione, che non è più possibile far ricadere, sul consumatore finale. A tutto ciò si aggiunge anche un aspetto culturale, da non sottovalutare, e su cui occorre lavorare profondamente: il vino deve essere comunicato non più come una semplice bevanda, ma come un alimento, e, come tale, deve essere consumato e gestito in maniera adeguata». La buona amministrazione – complimenti! – ricompensa sempre, in questo caso, supportata dalla passione e dal costante impegno dei viticoltori.
Pierantonio Braggio