Affollata Assemblea di Coldiretti Veneto, il 19 giugno, a Treviso.
Bisogna rimettere al centro la filiera agroalimentare senza demonizzare gli agricoltori. Basta con i regolamenti, come quello sul packaging o quello sulla diminuzione degli agrofarmaci, perchĂŠ i primi a volerli diminuire sono gli imprenditori agricoli. Bruxelles non può essere un luogo, in cui, si assecondano politiche a favore di poche multinazionali. che cercano di globalizzare il sistema produttivo dellâagroalimentare. LâEuropa deve tutelare il valore della Dop Economy e di tutte le produzioni tipiche, che sono gli ambasciatori del nostro Paese nel mondo. Serve, inoltre, un utilizzo migliore delle risorse della PAC - Politica Agricola Comune: stiamo investendo poco, nellâinnovazione agricola e nelle filiere produttive. Questi temi vengono demandati al finanziamento da parte dei singoli Stati, ma è un grave errore: lâItalia, col debito pubblico che si ritrova, difficilmente potrĂ favorire questi investimenti da sola. In generale, ci vuole un cambio di passo rispetto allâidea che lâEuropa debba essere un giardino verde, salvo poi importare prodotti da Paesi che non hanno un rispetto delle stesse regole che rispettiamo noi. La delocalizzazione non è una soluzione del problema al tema dellâambiente e del clima, che non può riguardare un solo continente ma deve riguardarli tuttiâ. CosĂŹ Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, si è rivolto agli oltre 700 associati provenienti da tutte le province, che hanno affollato il Teatro Mario del Monaco di Treviso, per lâassemblea regionale. In platea, tutti i dirigenti con i rappresentanti dei senior, giovani, donne, con i direttori provinciali e il regionale, Marina Montedoro. Un appuntamento. salutato dal Sindaco Mario Conte che ha ringraziato Coldiretti Veneto per aver scelto la Marca Trevigiana e un luogo di cultura del lavoro e del territorio come sede di confronto. Dal primo cittadino, anche nella veste di presidente dellâAnci Veneto, lâinvito a tenere alta la bandiera della qualitĂ e della salute dei cittadini. Dopo lâintroduzione ai lavori, da parte del presidente regionale Carlo Salvan, che ha tracciato il cammino percorso sul territorio fatto di incontri con la base per programmare azioni sindacali a difesa del reddito e delle professionalitĂ agricole, gli ospiti sul palco, Alessandro Apolito dellâArea Confederale per le Politiche di Filiera e Luigi Scordamaglia, Ad di Filiera Italia, hanno affrontato gli argomenti chiave per il settore primario: la difesa del Made in Italy agroalimentare, con la proposta di legge europea, sullâetichettatura obbligatoria di tutti i prodotti, sostenuta dalla raccolta di un milione di firme #nofakeinitaly, insieme alla richiesta dellâabolizione del codice doganale per mettere un freno alle pratiche commerciali sleali. Non ultimo lâannoso problema della fauna selvatica per cui Coldiretti continua a battersi in tutta Italia per ottenere le risposte necessarie da parte delle istituzioni. La gestione e il contenimento della popolazione di cinghiali, nutrie, cervi, corvi è una prioritĂ urgente, che richiede azioni concrete e immediate. Tra gli appuntamenti piĂš attesi, il Villaggio Coldiretti a Venezia, che porterĂ sotto i riflettori centinaia di aziende agricole Campagna Amica nel grande e inedito mercato affacciato sulla laguna tra Riva dei Sette Martiri e i Giardini Napoleonici, con il meglio della cucina contadina e dello street food, degustazioni, agriasilo, laboratori didattici e numerosi eventi collegati. Un grande incontro dellâAgricoltura veneta, nel quale sono state poste in luce le esigenze piĂš attuali della stessa e illustrato quanto dovrĂ essere realizzato, in sede europea.
Pierantonio Braggio