GAZZOLA E POJEGA Visita della scrittrice Alessia Gazzola al Giardino di Pojega a Negrar di Valpolicella
Daniela Cavallo
“Il giardino avvelenato” (in uscita a novembre per Longanesi) sarà il prossimo libro della scrittrice messinese di nascita ma veronese d’adozione da quasi una decina d’anni (leggi nostra intervista numero di Giugno), sembra fatto apposta per il pomeriggio con visita al settecentesco Giardino di Pojega di Alessia Gazzola. Guida d’eccezione il Conte Agostino Rizzardi proprietario del bene, Il Giardino di Pojega, con le sue sculture mitologiche capaci di evocare nuove allegorie, e con la misteriosa grande lepre che ogni tanto fa capolino tra le fronde, ha offerto alla scrittrice un rifugio di bellezza e vibrazioni profonde: è rimasta particolarmente colpita dal racconto di uno dei laboratori delle Giornate del Giardino Terapeutico, durante il quale alcune piante “suonavano” grazie a sensori che trasformano la loro attività bioelettrica in musica. Un’esperienza che rende ancora più evidente quanto questo giardino sia in grado di comunicare con chi sa ascoltare — e forse anche ispirare nuove storie.
La scrittirice e il Conte hanno passeggiato tra Il Tempietto nascosto dal verde, il Belvedere, il viale di carpini e quello di cipressi, le limonaie, il laghetto il giardino all’italiana, il gisrdino segreto, tante stanze dove la narrazione si è confusa tra reale e immaginario.
Prima dei saluti, la scrittirceha visitato la piccola biblioteca del Giardino, uno spazio all’ombra dei carpini dove i visitatori possono scegliere un libro, stendersi su un plaid e leggere in pace. Tra i volumi disponibili ci sono anche tre suoi romanzi: Un tè a Chaverton House, Miss Bee – Il principe d’inverno e L’Allieva – Le ossa della principessa. Alessia Gazzola li ha firmati con una dedica speciale, rendendoli ancora più preziosi per chi li scoprirà nei prossimi giorni di apertura.
È stato un pomeriggio di racconti, brindisi e nuove connessioni. Un incontro che resterà tra le pagine del Giardino e magari quelle del prossimo romanzo di Alessia Gazzola.